La riuscita dell’abbinamento cibo-vino reputo che sia importante tanto quanto quella del singolo elemento; sbagliare una delle due componenti potrebbe compromettere la qualità di entrambi.
A scuola abbiamo imparato che esistono due criteri fondamentali di abbinamento: la contrapposizione per i piatti salati e la concordanza per quelli dolci.
Con il lavoro, l’esperienza e l’evoluzione della ristorazione e del gusto (nostro e del cliente finale) possiamo permetterci ora di infrangere, anzi meglio, di applicare queste regole a nuove tipologie di matrimonio cibo-vino.
Giocare su quello che è dolce/salato nel piatto e nel vino per arrivare al risultato finale: l’armonia e l’equilibrio.
Credo molto in queste due caratteristiche e mi piace definirle la base del buon abbinamento. In quello che reputo l’abbinamento perfetto bisogna esaltare le sensazioni organolettiche del cibo e del vino senza che nessuno dei due componenti prevalga sull’altro e possibilmente avere “in bocca” entrambi i gusti.