Nell’area del Sulcis, nella Sardegna sud-occidentale, le origini dell’agricoltura risalgono agli albori della civiltà isolana. Una tradizione sviluppata nel corso dei secoli da diversi popoli: prima ci fu la Civiltà nuragica, poi il Sulcis divenne una delle Colonie dei Fenici e in seguito l’intera Sardegna fu ceduta agli Antichi Romani dopo la Prima guerra punica. Il nostro impegno, così come in quei tempi lontani, è quello di continuare a collaborare con la Natura per farci donare prodotti d’eccellenza della terra italiana.
Nell’Azienda agricola Crare Luxi, che dispone di una Tenuta a Iglesias e di un’altra nei pressi di Giba, ogni attività è infatti pensata nel rispetto della tradizione ma prestando la massima attenzione a quello che la tecnologia può darci per migliorare la qualità dei prodotti e il servizio al nostro Cliente.

Due parole con Roberto Canedoli
Durante il Covid hai lavorato nella campagna della Sardegna per realizzare il tuo sogno. Parlaci di te e della tua impresa…
Sono nato a Milano ma figlio di madre sarda di Sinnai in provincia di Cagliari. Le mie estati da adolescente le ho passate a Ussana e accompagnavo mio zio Salvatore in campagna e mi ha trasmesso il suo amore per la terra. Ho avuto sempre la passione per il giardinaggio e nel 2019 ho fatto il grande passo acquistando un terreno di 6.5 ettari nel comune di Giba località Villarios, nel Sulcis Iglesiente, che si è aggiunto ad un altro di 2 ettari localizzato nella zona di Iglesias. In aggiunta alle piante già adulte acquisite con il primo terreno a Iglesias ho aggiunto altre 1000 piante in filari stretti. A Giba ho invece installato 2000 piante ed ho differenziato scegliendo un sesto più tradizionale 6×4,5. La qualità di cultivar sono Bosana e Semidana e Nera di Villacidro. Sono cultivar autoctoni sardi di buona produttività e particolarmente cariche di polifenoli. Ho avuto a fine Novembre 2022 la prima produzione che mi ha permesso di iniziare a proporre l’olio extravergine sul mercato.
Descrivi i tuoi prodotti e i tuoi metodi di coltivazione
Il mio catalogo è molto semplice al momento. Bottiglie da 500ML e Bag-In-box da 3000ML e sto preparando una bottiglia da 250ML.Il nome Crare Luxi, che in sardo significa Luce Chiara, è dedicato ai miei figli Luca e Chiara ed il simbolo del logo si ispira da una pintadera nuragica che era un timbro in terracotta che veniva usato per timbrare il pane (fatto in casa e cotto nel forno comune del villaggio) e quindi per riconoscerlo da quelli prodotti da altre famiglie. Usanza ancora presente in alcuni aree dell’isola. Il nome di Amsicora (https://it.wikipedia.org/wiki/Ampsicora) invece deriva da un eroe sardo agricoltore-guerriero che nel 215 AC guidò una rivolta antiromana. La coltivazione è da due anni in percorso BIO e la certificazione potrà avvenire già dal 2024. La coltivazione BIO comporta la totale assenza di antiparassitari e fertilizzanti chimici e per sopperire alla mancanza di questi prodotti chimici ho iniziato già da due anni a coltivare nelle interfile del foraggio in particolare di fabacee come il trifoglio in varie qualità. Queste azotano in modo naturale il terreno rendendolo più fertile. Tutta la produzione di foraggio viene raccolta ed utilizzata dalle aziende di allevamento ovino della zona. Il latte è conferito alla Cooperativa di Carbonia e diventa pecorino distribuito poi in tutta Italia. Per i parassiti invece uso trappole meccaniche e altri sistemi bio.



L’importante crescita di erba intorno alle piante la risolvo tenendo pulito il terreno dopo la raccolta del foraggio. A tal fine ho recuperato un trattore Fiat 45 della serie Diamante del 1968. Il trattore è stato tutto ristrutturato e revisionato ed ho comprato le attrezzature necessarie. È un carro armato ma fa egregiamente il suo lavoro e ho trovato importante recuperare un mezzo che è fa parte della storia dell’agricoltura italiana.
